Inspiration4: la prima missione interamente civile

Per la prima volta nella storia della corsa allo spazio, una missione interamente civile e privata, Inspiration4. La SpaceX ha portato in orbita terrestre bassa per 3 giorni 4 astronauti commerciali, non professionisti.
L’era del turismo spaziale ĆØ ufficialmente aperta.

Dallo scorso 15 settembre ĆØ cominciata una nuova era spaziale: lo spazio accessibile a tutti, non necessariamente astronauti.
Ok, lo ammetto: proprio tutti tutti ancora no, ma sembra che ci siamo sempre piĆ¹ vicini.

4 americani, Jared Isaacson, Sian Proctor, Hayley Arceneaux e Chris Sembroski, sono i primi astronauti commerciali a viaggiare nello spazio in una missione, Inspiration4,  interamente privata.
ā€œAstronauti civiliā€, li abbiamo definiti.

Finora hanno avuto modo di andare in orbita altri turisti spaziali, ma sempre in missioni che erano realizzate o controllate da agenzie governative. I 3 giorni di orbita terrestre bassa (Leo) che questi 4 astronauti civili hanno vissuto insieme, invece, erano interamente gestiti da una compagnia privata. Vuoi indovinare quale? Esatto: la SpaceX di Elon Musk.

Inspiration4 entra nella storia dimostrando che i voli interamente privati sono possibili: apre lā€™era del turismo spaziale che a lungo andare punta a dare a tutti noi la possibilitĆ  di osservare la Terra dallo spazio.

Non siamo ancora a questo ambizioso obiettivo: Isaacson e compagni hanno potuto raggiungere lo spazio solo in virtĆ¹ di una generosa sponsorizzazione verso SpaceX da parte di Isaacson. Si vocifera di 200 milioni di dollari.

L’equipaggio di Inspiration4

Comandante…

Lā€™equipaggio di questa avventura spaziale da record ĆØ assolutamente straordinario. Il comandante non poteva non essere il facoltoso Jared Isaacson. Sarebbe riduttivo perĆ² pensare che solo la sua sponsorizzazione lo abbia abilitato alla partenza e al comando della missione. Isaacson ha preso lezioni di volo dal 2004. Nel 2009 ha stabilito un nuovo record nella circumnavigazione del globo a bordo di un jet. ƈ un pilota autorizzato di jet militari e tiene periodicamente degli spettacoli di volo che fanno anche da campagna di raccolta fondi.

Un personaggio eccezionale dunque, per il quale il giro in orbita bassa attorno alla Terra nella prima missione interamente civile ĆØ solo la ciliegina sulla torta.

ƈ stato Isaacson, direttamente o indirettamente attraverso concorsi, a scegliere i suoi tre compagni di missione. Unā€™impresa che possiamo immaginare non sia stata semplice: in tutto il polverone mediatico che una missione del genere ha giustamente sollevato, i 3 fortunati dovevano attirarsi la simpatia e lā€™affetto del pubblico.

E le scelte sono state adeguate.

… e compagni di viaggio

equipaggio della missione inspiration4 della spaceX
L’equipaggio della misisone Inspiration4 giunto presso il Jennedy Space Center in Florida.
Da sinistra: Jared Isaacson, , Chris Sembroski, Sian Proctor, Hayley Arceneaux.
Foto: Inspiration4 / John Kraus

La pilota della missione ĆØ stata Sian Proctor, professoressa di geoscienze, comunicatrice scientifica e astronauta analogica. Hai presente le missioni-esperimento che la Nasa conduce in posti ostili della Terra in preparazione delle missioni spaziali? Ecco, sono le cosiddette analog mission e Proctor ha partecipato ad alcune di esse.

Hayley Arceneaux ĆØ assistente medico presso il St. Jude Childrenā€™s Research Hospital, un centro specializzato nella lotta al tumore pediatrico.  Con i suoi 29 anni, Arceneaux  ĆØ la piĆ¹ giovane statunitense ad andare nello spazio. ƈ anche la prima astronauta con protesi. Da piccola infatti Arceneaux  ĆØ stata in cura proprio presso lā€™istituto in cui ora lavora, per un cancro alle ossa che ĆØ riuscita a sconfiggere. Adesso ĆØ una giovane donna piena di vita che visita i piccoli ricoverati del St. Jude condividendo con loro la propria inesauribile positivitĆ .
Nella missione Inspiration4 era la responsabile medica.

equipaggio della missione inspiration4 della spaceX
Ma che gioia dev’essere andare nello spazio??
Foto: Inspiration4 / John Kraus

Ultimo ma non ultimo, Chris Sembroski, data engineer ex membro dellā€™Air Force statunitense. Adesso lavora per la Lockheed Martin, un’impresa statunitense attiva nei settori dell’ingegneria aerospaziale e della difesa. Da giovane ĆØ stato volontario della ProSpace, un’organizzazione senza scopo di lucro che sostiene il volo spaziale privato e piĆ¹ tardi ĆØ stato un consulente presso Space Camp, un campo educativo Stem per bambini e adolescenti finanziato dal governo.
Partire ĆØ stato per Sembroski un vero colpo di fortuna: pare che il vincitore dellā€™ambito biglietto fosse in realtĆ  un suo vecchio amico, che gli ha ceduto il posto.
Per Inspiration4 ĆØ stato lo specialista di missione: ha aiutato a gestire carico utile, esperimenti scientifici, comunicazioni al controllo della missione e altro ancora.

lancio e rientro: tutto nominale

Inspiration4 ĆØ partita dalla storica piattaforma 39A del Kennedy Space Center in Florida, la stessa da cui sono partite le missioni Apollo e gli Space Shuttle.

Il lancio ĆØ avvenuto alle 20:02 (ora locale) del 15 settembre scorso: in Italia erano giĆ  le 2:02 del 16.

Circa 12 minuti dopo il lancio la capsula Crew Dragon ribattezzata Resilience, staccatasi dal lanciatore Falcon 9, entrava in orbita attorno alla Terra a 200 km di altezza.

SpaceX non si ĆØ limitata a fare di Inspiration4 la prima missione con equipaggio interamente civile della storia, ma ha voluto conquistare un altro piccolo record e una grande soddisfazione, insieme alle altre. Resilience ha raggiunto distanza massima di 590 chilometri da terra, ben oltre lā€™orbita della Stazione Spaziale Internazionale che mediamente viaggia a 400 chilometri. 

La capsula ĆØ rientrata come da previsioni alle 19:00 (ora locale) di sabato 18 settembre a largo della Florida (qui in Italia era da poco domenica 19).

Splashdown! La capsula Crew Dragon Resilience della missione Inspiration4 cade garbatamente nell’oceano a largo della Florida frenata dai suoi paracadute.
Video: SpaceX

PerchƩ questa missione?

Un sodalizio di intenti tra milionari, questa missione. Per Elon Musk era la prova definitiva che possiamo effettuare missioni nello spazio senza essere arruolati da unā€™agenzia spaziale statale come astronauta.
Il passo successivo ora sarebbe riuscire a rendere questi voli sostenibili economicamente al punto da permettere veramente a tutti ā€“ suvvia, diciamo alla maggior parte… ā€“ di avere accesso.

Per Jared Isaacson era molto probabilmente lā€™apoteosi dell’appassionato pilota: quanti piloti di jet possono fregiarsi anche del titolo di astronauta? (Almeno quanti fino ad oraā€¦)

Isaacson perĆ², solito impegnarsi in operazioni di beneficenza, ha reso lā€™impresa Inspiration4 ancora piĆ¹ prestigiosa, associandole una raccolta fondi per lo stesso St. Jude Childrenā€™s Research Hospital citato prima. Lā€™obiettivo dichiarato era raggiungere la cifra di 200 milioni di dollari: cifra raggiunta e abbondantemente superata, come lo stesso Isaacson ha piacevolmente scoperto al rientro a terra.

Ottima la comunicazione

La comunicazione imbastita attorno a Inspiration4 ĆØ stata da manuale, come del resto ĆØ avvenuto per le altre imprese SpaceX.

Fin nella scelta dei nomi della missione e della narrazione che di essa si ĆØ fatta.
La missione, con un equipaggio di 4 persone che fossero di Ispirazione per tutti i futuri astronauti civili, ha viaggiato sulla navetta ribattezzata Resilienza.

E ognuno dei 4 passeggeri rappresenta uno dei 4 ideali cardine dellā€™impresa: Isaacson rappresenta la leadership, Proctor la prosperitĆ , Arceneaux la speranza, Sembroski la generositĆ .

Una serie-documentario ĆØ stata realizzata durante le fasi preparatorie ed ĆØ disponibile su Netflix. Come anche ĆØ disponibile lo streaming della diretta del lancio della Crew Dragon.

Lo streaming del lancio di Inspiration4 ĆØ disponibile ora anche su Youtube.

Un’esperienza che ti cambia

Commoventi le impressioni dei 4 astronauti una volta rientrati a terra, arricchiti da quel senso di empatia che possono generare proprio perchĆ© ā€œcivili come noiā€.

ā€œUnā€™esperienza che ci ha cambiati come non ce lā€™aspettavamoā€, dice Sembroski.

Probabilmente gran parte dellā€™emozione che ha cambiato la vita allā€™equipaggio ĆØ dovuto nella grande cupola di vetro che ĆØ stata opportunamente sistemata sulla cima della Resilience. LƬ dove normalmente le Crew Dragon hanno lo sportello per attraccare alla Stazione spaziale.
ā€œLa piĆ¹ grande finestra mai portata nello spazio: crea davvero dipendenzaā€, racconta Arceneaux.

Una cupola da cui i 4 hanno potuto osservare la placida sfericitĆ  terrestre e rimettere tutto in una diversa prospettiva, quella che solo chi ĆØ stato lassĆ¹ puĆ² avere.

cupola di vetro montata sulla crew dragon resilience per la missione inspiration4
La cupola montata sulla Crew Dragon Resilience. Si intravede il profilo di Arceneaux.
Foto: SpaceX

La foto in copertina ĆØ di  Inspiration4 / John Kraus. Vedi le foto ufficiali SpaceX su Flickr.


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