Demetra, Persefone e la nascita delle stagioni

Quest’ottobre particolarmente caldo mi ha fatto ripensare alle stagioni e al perché sia strano avere 30 gradi all’inizio dell’autunno.
Mi sono chiesta: cosa avrebbero pensato gli antichi Greci? Una lite tra moglie e marito? Persefone che si rifiuta di tornare a casa?

Gli antichi Greci avevano infatti una bella storia, carica di passione, amore e sofferenza, per spiegarsi le origini di quei cicli naturali che chiamiamo stagioni.
E il frutto in copertina è tra i protagonisti principali di questa storia…

La leggenda di Demetra e Persefone

Il rapimento di Persefone

Tutto comincia con Persefone, la bellissima e giovane figlia della dea Demetra. Si narra che, mentre Persefone era intenta a raccogliere dei fiori, all’improvviso sotto i suoi piedi si aprì una voragine che la inghiottì. Era in realtà il dio degli Inferi, Ade, che la reclamava e che aveva ben pensato di rapirla e portarla con sé nell’Aldilà, dopo aver chiesto il permesso al fratello Zeus. E figuriamoci se Zeus non avrebbe concesso a suo fratello di rapire la ragazza di cui si era innamorato!

Ben presto Demetra, a sua volta sorella di Zeus e Ade – sì, una famiglia particolare… – si accorse della scomparsa della figlia. Cominciò a vagare dappertutto, cercando la figlia in preda alla disperazione, finché non venne a sapere che era stato Ade a rapire Persefone, trascinandola con sé nel suo regno.

Il meraviglioso Ratto di Proserpina scolpito da Gian Lorenzo Bernini ed esposto a Roma, nella Galleria Borghese.
Proserpina è il nome romano di Persefone.
Foto: Daderot, Public domain, da Wikimedia Commons

La risposta di Demetra

Ora, si dà il caso che Demetra fosse la dea che governava l’agricoltura: era lei che gestiva la natura assicurando raccolti abbondanti agli esseri umani. Avendo scoperto il rapimento, e arrabbiata ancor di più per il permesso accordato da Zeus, Demetra si rifiutò di far crescere alcunché finché Persefone non fosse tornata al suo fianco. Da quel momento terre brulle, piante secche e raccolti pressoché inesistenti cominciarono a piagare i mortali, che nulla potevano contro le ire di una delle dee più potenti dell’Olimpo.

Zeus aveva provato a placare Demetra, inviando più volte i suoi messaggeri a cercare di farla tornare in sé, ma non c’era stato nulla da fare. Preoccupato della sorte dell’intero genere umano, Zeus andò finalmente da Demetra ad assicurarle che le avrebbe ridato sua figlia.

Persefone viene liberata..?

Ma… c’era un Ma! Persefone sarebbe potuta tornare sulla terra se non avesse mangiato nulla. Esisteva infatti una sorta di regola non scritta per cui nessuno, che non appartenesse già agli Inferi, poteva lì mangiarvi.

E Persefone, poverina, aveva resistito senza assaggiare nulla, per mesi, ancora disperata dall’essere stata sottratta alla madre. Solo alla fine, quando ormai stava per essere liberata, Ade riuscì a farle assaggiare qualcosa. Un gesto quasi irrilevante: Persefone mangiò solo 4 chicchi di melagrana. Non si sa se Ade convinse Persefone con l’inganno, oppure se la fanciulla aveva ormai maturato un po’ di affetto per il dio dei Morti, ma quei chicchi di melagrana avevano segnato per sempre il suo destino. Tecnicamente, non sarebbe più potuta scappare dagli Inferi.

Persefone con la melagrana che la lega allo sposo, un dipinto di Dante Gabriel Rossetti
Persefone con la melagrana che la lega allo sposo.
Immagine: Dante Gabriel Rossetti, Public domain, via Wikimedia Commons

Il compromesso

Fortunatamente, un po’ perché Ade non era il dio orribile che la Disney ci ha fatto immaginare, un po’ perché Zeus cominciava ad essere seriamente preoccupato per gli umani, le tre divinità giunsero ad un compromesso.

Persefone sarebbe ritornata alla madre, ma solo periodicamente. Per quei 4 chicchi di melagrana mangiati, infatti, sarebbe dovuta ritornare agli Inferi per 4 mesi all’anno. Persefone diventò così sia la dea del rifiorire rigoglioso delle piante, sia la divinità dell’Oltretomba, regina accanto al suo sposo Ade.

Demetra riabbraccia la figlia, accompagnata dal dio messaggero Ermes fuori dall'Ade, un dipinto di Frederic Leighton
Demetra riabbraccia la figlia, accompagnata dal dio messaggero Ermes fuori dall’Ade.
Immagine: Frederic Leighton, Public domain, da Wikimedia Commons

Le stagioni, spiegate

Ecco allora da dove nascono le stagioni per gli antichi Greci.

Ogni volta che Persefone torna da Ade, la madre Demetra, devastata dal dolore, priva della sua benedizione le coltivazioni. Le piante muoiono o entrano in un sonno profondo, incapaci di continuare a crescere.

Passati 4 mesi terribili, Persefone ritorna sulla terra. I fiori si aprono e si accendono al suo passaggio, la natura si ridesta dal torpore e le piante si preparano a metter frutto.

Persefone quindi ogni anno riporta la primavera, quando torna dalla madre Demetra. Mentre la sua mancanza scatena l’inverno.

Quindi la mia domanda è: la dea della Primavera si è dimenticata che deve prepararsi a ritornare dal marito quest’anno? 🙂


Foto in copertina: Margarita Zueva su Unsplash


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